Borse? Mai abbastanza.

C’è una cosa alla quale una donna non saprebbe mai rinunciare : la borsa. Non importa il colore, il modello purchè  vada ad occupare un posto nel nostro armadio, “tanto prima o poi ci servirà”.  E così diventiamo delle piccole-grandi collezioniste. Se non si è donna non si riesce bene a comprendere quale possa essere il meccanismo per il quale quando ci troviamo di fronte alla vetrina di un negozio di borse, i nostri occhi si illuminano come due fari nella notte.  I modelli  che ci vengono proposti dai vari stilisti si alternano in modo veloce ma ci sono delle borse che hanno fatto, che fanno e che faranno la storia della moda.  Sono le IT-BAG : borse che non hanno età, non seguono le tendenze, non hanno bisogno di abbinamenti perché uniche e complete , sono costosissime e resisteranno nei secoli. In esse c’è qualcosa di magico e di spirituale che le rende davvero immortali. Qualche volte le IT-BAG sono dedicate a persone famose che le hanno rese delle vere icone di stile. Tra le IT-BAG ci sono dei modelli che ne vale davvero la pena citare. Per cominciare parliamo di MUSE di Yves Saint Laurent:muse-yves-saint-laurent dal primo momento è stata associata alla grande Kate Moss;  MARCELLO di Cartier:marcello-de-cartier dedicata a Marcello Mastroianni che ci ha fatto sognare con la Dolce Vita;  LE DIX MOTORCYCLE di Balenciaga :motorcycle-balenciagaprodotta nel 2001 e la sua particolarità è che più invecchia più diventa preziosa;  SPEEDY Di Louis Vuitton:speedy-louis-vuitton è la quinta essenza del bauletto che diventò famoso grazie ad Audrey Hepburn;  LADY DIOR :lady-dior dedicata a Lady Diana ed è l’icona femminile di eleganza ma anche di semplicità;  JACKIE O di Gucci: jackie-o-guccisi tratta di un modello comodo e bellissimo realizzato da Gucci per Jacqueline Kennedy Onassis, unica e forte come lei; la BAGUETTE di Fendi: baguette-fendinominata così perché si indossa sotto il braccio come fanno i francesi con il loro famoso filone di pane;  KELLY di Hermes:kelly-hermès nasce nel 1935 come borsa da sella da utilizzare nelle battute di caccia. Nel tempo fu resa estremamente elegante , da passeggio. Fu dedicata alla famosa attrice Grace Kelly.  Infine mi piace citare due IT-BAG che non solo sono famose  ma che alle spalle hanno due storie davvero particolari  rispetto alle loro “colleghe”. La prima è la BIRKIN di Hermes :birkin-hermès il valore di questa borsa è straordinario perché si aggira tra i 5000 e i 50ooo dollari. La sua nascita è davvero leggendaria. Nel 1984 Jean-Louis Dumas presidente della Hermes e l’attrice Jane Birkin si ritrovano seduti l’uno accanto all’altro sull’aereo che percorreva la tratta Parigi-Londra. Durante il volo Jane si lamentò con Jean-Louis sulla difficoltà di trovare una borsa elegante ma anche pratica. Dumas le promette che ci penserà lui, e così, da un incontro fortuito nacque un capolavoro di stile.  La seconda è CHANEL 2.55.chanel-2.55 Definirla solo una IT-BAG è davvero riduttivo. In realtà  è il simbolo di eleganza e di lusso per eccellenza. Questa borsa racchiude una sorta di femminismo in quanto Chanel ha voluto liberare le donne  dalla classica borsa a mano rendendola pratica, capiente , da indossare in qualsiasi occasione. Cocò iniziò a lavorarci intorno agli anni ’30 e solo nel febbraio nel ’55 realizzò la CHANEL 2.55, denominata  così proprio  con il periodo di creazione. La grande Coco ha impiegato 25 anni per crearla ma direi proprio che ne è valsa la pena.  Care lettrici, sono sicura che leggendo questo mio articolo vi è venuta una irrefrenabile voglia di acquistare una borsa…… bene, io non ho nient’altro da aggiungere per cui fate pure  e scegliete bene! Ciao dalla vostra Giulia

Ciao Sonia

Se parliamo di righe, colore nero e tricot ci può venire in mente solo lei, la grande SONIA RYKIEL.Sonia Rykiel Unica nel suo stile, divenne musa di Andy Warhol . Nata nel 1930 a Parigi iniziò ben presto a lavorare presso un atelier: aveva appena 17 anni. Intraprendente, originale, fuori dalle righe…..Furono proprio queste a renderla davvero celebre.  Il suo primo capo fu proprio un pullover a righe colorate: piacque talmente tanto alla rivista francese ELLE che decise di metterlo sulla copertina di un suo numero.elle Secondo le sue idee, le donne dovevano scegliere da sole il proprio stile e non dovevano farsi condizionare dalle proposte degli stilisti. Sonia  intanto creava per la comodità delle donne rendendole al tempo stesso anche molto originali.Sonia Rykiel Lei fu la prima stilista a proporre la maglia nei vestiti da portare sulla pelle nuda e a puntare sulla maglieria anche per gli abiti da sera.Sonia Rykiel   Inoltre, per manifestare la sua ribellione alle regole tradizionali,  cominciò a realizzare dei capi con cuciture a rovescio oppure senza orli.

Tra le sue tante sfilate sempre originali, ricordiamo forse la più famosa e la più scenografica : nel 2009 presentò la prima collezione di intimo per H&M al Grand Palais di Parigi. La particolarità è che la sfilata fu aperta da un gruppo di oche ammaestrate che seguirono perfettamente tutto il percorso della passerella.

Meravigliose. Come meravigliosa è stata Sonia nella sua vita e nella sua carriera sino a quando , ieri, ha deciso di diventare spettatrice della sue creazioni da lassù.

Aperitivo?

Ore 18.oo……il precipitarsi fuori dagli uffici diventa sempre più incalzante…..Una volta fuori, una delle domande di rito è: “Andiamo a prendere un aperitivo? Ma si , dai, è ora di staccare un po’ la spina.  ……ma cosa mi metto?”……..PANICO……..Tranquille, niente paura. Non esiste un vero look per l’aperitivo anche se ci sono dei capi da non prendere MAI in considerazione: la tuta (anche nella versione chic) e gli abiti da gran sera letteralmente ricoperti da paillettes. Per chi esce dall’ufficio e non ha il tempo di tornare a casa per cambiarsi, ci sono pochi accorgimenti da adottare: chi è in tailleur, lasci pure la giacca in macchina e per dare un po’ di movimento al look, annodi pure un foulard alla borsa. Rinfrescare il trucco abbondando con il mascara.

Se invece si ha la possibilità di organizzare per tempo, via libera ai colori: abiti corti al ginocchio, jeans skinny abbinati ad una blusa. I tacchi alti sono preferibili come completamento del look (evitare però i tacchi a spillo, ideali per la sera). In alternativa va bene anche un tacco basso.Floral-Summer-Cocktail-Outfit-Idea Insomma il look per un aperitivo è a metà tra informalità e mondanità, quindi meglio un outfit easy-chic. Osate, osate, osate con gli accessori: bracciali tintinnanti e sottili, pochette dalle tinte forti ma dalle linee romantiche.

Acconciatura? Io consiglierei un raccolto morbido ma via libera anche a treccia, coda alta, chignon……insomma perfette con semplicità e buon gusto…..subito pronte per una piacevole serata tra amici…..Buon divertimento! Ciao dalla vostra Giulia.

VALENTINO GARRAVANI

Geniale? A dir poco. Talento? Da vendere. Stile? Inconfondibile. Colore distintivo?  Rosso. E’ proprio lui: Valentino Garravani.

 

Un uomo ” glamouroso ” e “sciccoso” ma soprattutto talentuoso che ha saputo sfruttare al massimo le sue potenzialità creative.  Ciò che lo contraddistingue è lo stile e l’estrema sensibilità al bello.c9e0fc54079631dab7bcb3887a0cb327 Nasce a Voghera nel ’32. Il suo primo abito lo ha creato per la bottega della zia e a 17 anni parte per la capitale della moda, Parigi, per studiare stilismo.  Da subito si fa notare e nel ’57 fonda la Valentino. Ben presto diviene uno dei più popolari  coutourier del mondo. Nel ’67 gli viene conferito a Dallas il premio Neiman Marcus ( l’equivalente dell’Oscar nel mondo della moda). Pensate….nello stesso anno disegna le divise per gli assistenti di volo della TWA. A partire dagli anni ’70 inizia ad aprire le sue boutique in posti come New York, Parigi, Ginevra, Losanna, Tokyo. Intanto Valentino condivide la sua vita ed il suo  successo con il compagno Giancarlo Giammetti.giammetti-and-valentino01

In questa relazione, durata 12 anni, Giammetti si occupa dell’aspetto finanziario della Maison mentre Valentino, di quello creativo.  Come per ogni grande stilista che si rispetti, viene creato un profumo che porta il suo nome. Valentino non si occupa solo di moda: è molto attento  anche alle tematiche sociali. Insieme a Giancarlo Giammetti da vita nel ’90 all’Associazione L.I.F.E. che si propone di combattere l’AIDS mediante campagna di informazione, incentivazione alla ricerca e supporto ai parenti degli ammalati. Il successo è stato sempre dalla sua parte, ed è per questo che ha potuto concretizzare quella che è la sua passione sfrenata per la decorazione delle case, l’arredamento e il collezionismo d’arte. Pensate che Valentino vive tra il Castello di Wideville di Parigi, residenza cinquecentesca con parco annesso di 120 ettari; la villa a Roma sulla via Appia; il palazzo ottocentesco a Holland Park a Londra; l’attico newyorkese a Park Avenue e lo Chalet Gifferhorn a Gstaad.

Insomma una vita da re e non per niente è definito ” l’ultimo Imperatore”. Ha avuto l’onore di vestire Elizabeth Taylor, Sophia Loren, Sharon Stone , Farah Diba, solo per citarne alcune. Penso proprio che l’onore sia stato reciproco vista la raffinatezza e l’esclusività dei capi.

La sua musa ispiratrice fu Jacqueline Kennedy: a lei dedicò la celeberrima collezione bianca della primavera estate 1968 e sempre per lei disegnò l’abito di nozze con Aristotele  Onassis.

Valentino è stato anche attore: pensate che nel film ”Il diavolo veste Prada”, lui interpreta se stesso.Valentino-il-diavolo-veste-prada Dopo ben 45 anni di attività, vissuti intensamente,  Valentino decide di allontanarsi dalle scene. Mi piace credere, però, che dietro le quinte, ci sia lui a sorvegliare sempre sulla sua moda. GRAZIE VALENTINO, a nome di tutte le donne!!!!!