Le acconciature di Audrey Hepburn

Tutti gli hairstyle di Audrey sono indimenticabili: dalla frangia corta e sfilata di “Sabrina”228510 allo chignon-onda di “Colazione da Tiffany”, unico nel suo genere.audrey-hepburn-style-1 Audrey è sinonimo di bellezza a 360°: dal taglio delle sopracciglia al tubino nero, ai Rayban.

Tutto quello che indossava era destinato a diventare iconico, come i suoi capelli. La Hepburn lasciava  la sua lunga chioma tirandola indietro con ampie fasce o la raccoglieva in coda lasciando la frangia sbarazzina.

Ha anche avuto i capelli corti, portati da un lato con lunghi ciuffi che le incorniciavano il viso.tumblr_ne9utkrwsn1qbilh4o3_1280 Qualunque fosse la sua acconciatura era sempre un “belvedere” e ancora oggi è la fonte di ispirazione per moltissime donne. Audrey, però, rimane sempre Audrey.                                                                                                          Ciaoooooooooooooooo

Sabrina

Sabrina è un film che sembra rappresentare un po’ la vera evoluzione che è avvenuta nella vita di Audrey Hepburn.audrey1 Lei, ragazza semplice che pian piano è riuscita ad emergere in modo significativo tanto da conquistare il mondo intero e diventare quindi una vera icona di stile ed eleganza. Sabrina è un film del ’54 ed ha ottenuto sei nomination Premi Oscar nel 1955; un Oscar per i migliori costumi; il Golden Globe per la migliore sceneggiatura. Un vero CAPOLAVORO. Sabrina Fairchild è una ragazza graziosa e timida. Lei è figlia dell’autista dei Larrabee, una famiglia miliardaria. David, il più piccolo dei figli dei Larrabee, è il classico dongiovanni che si diverte molto durante le feste di famiglia. Ma a queste feste partecipa, ancha se nascosta e arrampicata su un albero, la dolce Sabrina, innamorata di David ma non contraccambiata .Audrey Hepburn In 'Sabrina' Non riuscendo ad entrare nelle sue grazie, Sabrina decide di uccidersi chiudendosi nel garage e accendendo il motore di ben otto auto dei Larrabee.sabrina1big La fortuna, però, è dalla sua parte perché viene salvata casualmente dal fratello di David, Larry. Sabrina pensa comunque di darci un taglio e parte per Parigi dove ci resterà due anni e dove frequenterà una prestigiosa scuola di cucina.sabrina-1954-romantic-movies-29324101-1067-800 La lontananza da casa , però, non riesce a dissuaderla dal sentimento che prova per David. In questi due anni Sabrina riesce a smettere i panni della ragazza goffa e impacciata e veste invece i panni di una donna splendida ed elegante.audrey-hepburns-style-in-sabrina-3 Il totale cambiamento è fatale anche per David che non la riconosce nemmeno un po’ quando lei fa ritorno a casa e alla stazione lui le offre un passaggio in auto.sabrina_audrey_hepburn_billy_wilder_030_jpg_asru Lui si mostra molto interessato e nonostante poi realizzi la sua vera identità, la invita la sera stessa al ricevimento in villa. C’è un particolare non da poco: David è fidanzato e sta per sposarsi per la quarta volta con una ragazza di ricchissima famiglia. David, però, da perfetto dongiovanni, trova un escamotage per incontrare Sabrina. I due vengono scoperti dal fratello e dal padre di David e sicuramente non sono contenti che David si stia compromettendo con una domestica. Così Larry finge di prendere le parti del fratello ma in realtà vuole rispedire  Sabrina a Parigi affinché venga concluso l’accordo con l’azienda della promessa sposa. Sicuramente  Larry viene facilitato in questo dal fatto che David accidentalmente si siede sui bicchieri per lo champagne che aveva in tasca e quindi è costretto ad una lunga convalescenza. Così Sabrina trascorre sempre più tempo con Larry e alla fine i due capiscono di piacersi.costumes-in-sabrina-2 Larry si innamora a tal punto da confessarle  il suo piano. Sabrina così decide di partire il giorno dopo in cui il contratto viene firmato tra le due aziende. David capisce quello che c’è tra i due e  incita il fratello  a seguirla, ma Larry dice che è David che deve farlo, sicuro che lo farà. Mentre ci si accinge a firmare il contratto, Larry vede dalla finestra la nave con la quale si allontanavano  David  e Sabrina, o almeno così credeva. Invece dopo un po’ David piomba in ufficio e allora Larry non può più negare di amare Sabrina. Così va al porto e a bordo di un rimorchiatore raggiunge la nave per poi trascorrere il resto della vita con la sua amata Sabrina.audrey%20sabrina-1954

“Curiosità”:  su diretta richiesta della casa cinematografica e del regista Billy Wilder, Audrey Hepburn acquistò lei stessa, nell’estate del ’53 a Parigi, alcuni abiti per  il film. I modelli da lei scelti, furono appositamente modificati nei tessuti, nei colori e in alcuni dettagli in modo che la Paramount non fosse costretta a citare la casa di moda nei titoli di coda. Fu prestata particolare attenzione ai costumi in quanto era importante rendere credibile la trasformazione del personaggio Sabrina su un’attrice che ancora non era considerata un’icona di stile e che rispetto all’ideale di bellezza femminile di quei tempi si discostava molto.

Lo stile del pensiero e dell’anima

Care lettrici, credo che ormai abbiate avuto la possibilità di conoscermi almeno un po’ e che abbiate compreso, attraverso la lettura degli articoli che pubblico, che per me la moda, lo stile, l’eleganza ricoprono un ruolo molto importante nella vita di tutti i giorni . Oggi però ho voglia di raccontarvi di uno stile certamente diverso da quello che vi ho descritto sino ad ora,  e che allo stesso tempo contribuisce a chiudere il  “cerchio”.  Vi citerò un brano  tratto da “La forza di amare” di Marthin Luther King” :Martin Luther King

Se non potete essere un pino

sulla vetta di un monte

siate un cespuglio nella valle,

ma siate

il miglio piccolo cespuglio

sulla sponda del ruscello.

Siate un cespuglio,

se non potete essere un albero.

Se non potete essere una via maestra,

siate un sentiero.

Se non potete essere il sole, siate una stella;

non con la mole vincete o fallite.

Siate il meglio

di qualunque cosa,

ma siate.

Cercate ardentemente di scoprire

a che cosa siete chiamati

e poi mettetevi a farlo

appassionatamente.mlk

 

 

 

COLAZIONE DA TIFFANY

Se vi cito la colonna sonora Moon River, quale film vi viene in mente se non  “Colazione da Tiffany”? Meraviglioso, dolce, intrigante.immagine_colazione-da-tiffany_22529 Holly, (Audrey Hepburn), vive a New York e frequenta gente di ogni tipo: Artisti, ricchi, malviventi. Lei in realtà è una provinciale ma molto sofisticata, passa da una festa all’altra in cerca di un uomo miliardario.colazione-da-tiffany-scena-del-film Holly è una ragazza fragile: la sua esistenza passa da momenti di depressione profonda a momenti di esaltazioni sfrenate.colazione-da-tiffany-audrey-hepburn-in-un-immagine-tratta-dal-film-218184 Nel palazzo in cui lei vive, abita uno scrittore. Paul, protetto da un’amante più anziana di lui.una-scena-di-colazione-da-tiffany

 

I due si conoscono e diventano molto amici.

Holly continua a partecipare alle feste e quando rientra al mattino, non manca mai di far colazione davanti alle vetrine di Tiffany, la leggendaria gioielleria. Ad un certo punto sembra quasi che ce l’abbia fatta a sposare un ricchissimo messicano, ma lui purtroppo si tira indietro. A Holly non rimane che Paul.tiffany Lui la ama davvero e forse lei contraccambia anche.breakfast-at-tiffanys-4-jpg-okok Sicuramente questo è un film che fa sognare ad occhi aperti e nonostante sia stato girato qualche decennio fa, continua a dispensare “magia”……

Per questo film Audrey ha ricevuto bei riconoscimenti e si è rivelata una delle attrici e dei personaggi più significativi del cinema capace di dettare mode e comportamenti.

Piccole curiosità:

la gioielleria Tiffany, aprì di domenica mattina per la prima volta nella sua storia per permettere le riprese del film la mattina del 2 ottobre 1960;

Audrey  odiava i biscotti al burro danesi, i dolcetti che il personaggio mangia a colazione; lei avrebbe preferito il gelato;

Moon River vince l’oscar come miglior colonna sonora del film nel ’62.

Care lettrici, sfido tutte voi a non sognare mai di essere la Holly della situazione e mangiare un croissant davanti alle vetrine di Tiffany…….. e magari poi entrarci anche. Cosa ne pensate?            Ciao dalla vostra Giulia

Chanel e i diamanti

Da sempre tutti noi colleghiamo le perle a Chanel: vero.z12332873qcoco-chanel Quello che però non sappiamo è che lei aveva una smisurata passione per i diamanti. Diceva: “Ho scelto il diamante perché con la sua intensità rappresenta un gran valore in un volume minimo”. E’ una storia affascinante la liason tra la grande Coco e le pietre più preziose della terra: i diamanti, appunto.ah1_cha02_hj_bh-1

Quando nel ’32 Chanel presentò una collezione di gioielli dedicata esclusivamente al diamante, sorprese tutti in quanto era conosciuta come amante della bigiotteria. ” I want to shower woman in constellations” disse, e così fu. Nacque così Bijoux de Diamants, la prima collezione di haute jouellerie firmata Chanel. L’esclusività di questa collezione era che i diamanti venivano montati sul platino: beh, piuttosto stravagante per quegli anni! Si pensi che Coco venne incaricata dai più antichi gioiellieri di Place Vendome di far tornare in qualche modo il diamante al suo vecchio e antico splendore. Lei non se lo fece ripetere due volte. Chanel non concepisce più il diamante al centro del gioiello, ma è il gioiello che diventa parte di un capolavoro di couture: riesce addirittura  a trasformare i diamanti in ornamenti di moda.thpm1lra08 Elimina le chiusure, allunga le collane e tempesta di luccichii preziosi spalle e decolltè. Ancora una volta, care lettrici, la forte personalità e lo stile insuperabile di Coco risultano vincenti.     Ciao ciaooooo

 

Audrey Hepburn

Quando si parla di Audrey Hepburn inevitabilmente si parla di stile, eleganza , fascino.MBDBRAT EC005 Bravissima attrice con un passato da ballerina, nasce a Bruxelles il 4 maggio del ’29. Donna semplice e affascinante, fresca e frizzante non si può dire che abbia avuto un’infanzia spensierata.young-audrey-hepburn-4 Nonostante ciò nel ’48 si trasferisce a Londra dove segue le lezioni di danza di Marie Rambert.  Come ballerina non riuscì ad avere successo e fu per questo che si dedicò al cinema.

Un enorme ” grazie” lo deve al film che la rese davvero celebre,  “Vacanze romane”, in cui recita al fianco di Gregory Peck. Fu talmente brava che vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista.

Fu sempre “grazie” ad un film che Audrey ebbe la possibilità di stringere un importante sodalizio tra lei e Hubert de Givenchy. Hubert riuscì ad esaltare al massimo la femminilità di Audrey rendendola per sempre un’icona di stile.audrey-hepburn-style-1 Intanto la sua carriera di attrice va avanti e continua a ricevere premi prestigiosi. Nel ’55 riceve il premio “Henriette Awards” come miglior attrice nel mondo. Chi non ricorda la Hepburn nei ruoli di Holly Golightly in “Colazione da Tiffany”?audrey-hepburn-con-ballerine-per-colazione-da-tiffany Per lei, donna introversa e riservata, non fu proprio semplice rappresentare una donna esuberante e molto estroversa. Ma lei ci riuscì ed anche molto bene. Fu questo stesso film a consacrare il “Little Black Dress” come capo sinonimo di eleganza raffinata.201000008207 La Hepburn la ricordiamo anche per le sue scarpe basse come le ballerine e i mocassini. Molto importante per lei è anche il foulard indossato sia per proteggere i capelli e sia per  passione.

Audrey è stata sempre una persona semplice e umana, amata e apprezzata da tutti. Il suo enorme successo non è riuscita a cambiarla e ad allontanarla dall’amore anche nei confronti delle piccole cose. Piccola “chicca” : adorava mangiare cibo spazzatura davanti alla tv!!!!   Pensate che nell’88 è stata nominata ambasciatrice UNICEF. Beh, davvero un grande onore!!! Da quel momento la Hepburn ha cominciato a viaggiare verso i paesi più poveri del mondo. Ormai i suoi figli erano grandi

e lei poteva dedicarsi ai bambini che proprio come è successo  a lei, a causa della guerra e della fame, avevano rubato loro l’infanzia. Un’altra cosa bella da ricordare è che la Capitale italiana ha celebrato l’attrice con una mostra-omaggio che ha ripercorso tutto la sua vita ed il ricavato è stato donato al Club Unicef “Amici di Audrey” fondato dai figli Sean e Luca. La fondazione si occupa principalmente di combattere la malnutrizione in Ciad. I suoi riconoscimenti, però, non finiscono qui: nel 2011, in occasione del ’50 anniversario della proiezione del film “Colazione da Tiffany”, in occasione del Festival Internazionale del Film di Roma, fu proiettata in 170 sale cinematografiche, la versione restaurata del film. Insomma, care lettrici siamo di fronte a una donna che della semplicità ne ha fatto il suo stile e che ancora oggi  noi tutte apprezziamo. Ciao Audreyaudrey-hepburn-old

La camelia: uno dei simboli della Maison Chanel

La camelia è un fiore delicatamente strutturato ed è privo di profumo: questo è uno dei motivi per cui Chanel adorava questo fiore.tha03hfsv0 Lei era solita appuntarlo sui suoi iconici tailleur e l’assenza di profumo le era congeniale in quanto non si mischiava con il suo.

Probabilmente Chanel amava questo fiore in modo smisurato perché pare fosse il primo fiore regalatole da Arthur Boy Chapel,  il suo grande e sfortunato amore.

La camelia di Chanel è indiscutibilmente e iconicamente bianca. Ancora oggi la Maison celebra questo fiore citandolo su abiti, borse, gioielli.

Pensate…….nel 2009 Karl Lagerfield, direttore creativo, ha presentato una intera collezione di abiti ispirati a questo fiore e, siccome parliamo di un “grande” attento  sia ai micro che ai macro particolari, anche la scenografia della sfilata richiamava appunto la camelia.

 

Chanel diceva che nella mise di una donna la camelia non può proprio mancare. In effetti, care lettrici, come non darle ragione…….così come non si può fare a meno di notare come la magnificenza di questa donna geniale abbia trasformato un fiore in uno dei suoi punti di forza celebrando, per l’ennesima volta,  la femminilità che ogni donna ha e ha il diritto di avere.

Ciao ciao dalla vostra Giulia

Le perle di Chanel

……..”una donna ha bisogno di fili e fili di perle”…..diceva la magnifica Chanel, grande sostenitrice di questo gioiello che indossava da mattina a sera con molto molto stile.

Per Coco le perle erano un porte-bonheur ma anche un’arma di seduzione e sinonimo di grande sensibilità: direi proprio che per Gabrielle è stato proprio così…… Chanel affermava anche che le perle illuminano il viso delle donne e attenuano le rughe…..beh, direi una soluzione perfetta a dispetto delle cremine e sieri che ci vengono propinati come cure di bellezza. foto-1_oggetto_editoriale_720x600 Coco era pazza per le perle! Pensate ……le toglieva solo per andare a letto.  Andavano bene ovunque su tweed, seta o stampati e poi su scarpe, borse: chic, intramontabili e necessarie. Ci teneva così tanto alle perle da indossarne sei fili alla volta e molto lunghi tanto da infilarli nella cintura. Spesso li abbinava a lunghe collane con pietre colorate e lunghe catene dorate. Le perle che normalmente indossava Chanel erano artificiali e lei ci teneva che fossero riconosciute tali. Un vero tipo la nostra Coco!

 

Dai tempi di Cleopatra a Margherita di Savoia (considerata la regina delle perle), hanno sempre adornato il collo delle donne. Ma il salto di qualità si è avuto con la grande Chanel, donna forte, rivoluzionaria, geniale, minimalista, ma pur sempre una donna dall’animo sensibile e che si è rivelata la “PERLA”  della moda nel mondo intero. A la prochaine fois. Giulia

Se adorate la bigiotteria, dite grazie a Chanel!

Eh si, care lettrici, ancora una volta è lei, la grande Coco, a creare qualcosa di veramente innovativo: la bigiotteria. Non dimenticate che stiamo parlando degli anni ’20! In quel periodo i gioielli venivano indossati solo dalle donne di un certo ceto sociale e Chanel pensò bene di creare dei gioielli falsi in modo che potessero essere indossati da tutte le donne e in qualsiasi momento del giorno.th42blfki0 A lei stessa piaceva molto adornarsi ed utilizzare in maniera smodata  i suoi bijoux.1920s-coco-chanel Gabrielle amava abbinare i gioielli appariscenti ai suoi abiti dalle linee molto semplici.  Poi, ad un certo punto, Coco, grande appassionata anche di pietre preziose, ha cominciato a miscelare il vero ed il falso. Una sua  grande genialità è stata anche quella di far diventare il gioiello parte di un capolavoro di couture dando vita a delle creazioni uniche ed inimitabili.thpm1lra08 I gioielli di Chanel hanno un valore inestimabile ma è anche vero che è molto difficile verificarne l’autenticità.  I primi gioielli furono creati dalla stessa Coco per accompagnare i suoi abiti ma non erano firmati. Successivamente quando la realizzazione dei bijoux fu affidata prima alla Maison  francese CHANEL NOVELTY COMPANY e poi a Robert Goossens, la firma Chanel fu impressa su ogni singolo pezzo.

Nel 1983 Karl  Lagerfield viene nominato couterier della Maison, il quale nomina a sua volta, Victoire De Castellane come Capo Progettista della gioielleria.  Tutti i pezzi sono identificati dalla firma di Chanel incisa su un piccolo disco ovale e completa di Copyright e Marchio di Fabbrica. Nella parte inferiore dell’ovale vi è la scritta ” MADE IN FRANCE”  e al centro le ” DUE C” ai cui lati appaiono due numeri che identificano la stagione di appartenenza della collezione. Dal 1993 a destra delle ” DUE C” è incisa una lettera che specifica meglio la collezione: A – autunno/ inverno  ;  P – primavera/estate. Che dire…..Chanel rimane sempre Chanel……..Alla prossima. Ciao , Giulia.